I ciechi e l élefante

attraverso: Grazia Marchese

Céra una volta - cosi racconta Buddha - il te di Benares. Un giornoper suo invaghimento fa arrivare allo, corte diversi mendicanti che erano ciechi di nascita, mettendo in palio un premio per la migliore dscricione dellánimale che stava difronte a loro.

Il primo afferró, per caso, la gamba di questo e riferisce che lánimale abbia zambe come Tronchi d alberi. Il secondo, che afferro la coda, racconta che l animale sia secco come una fune; deve essere un serpente di cui ne ta sentitogia. Il terzo afferando un orecchio per lui era gia certo che si trattasse di un animale cosipiatto come una foglia di palma.

E dato che nessuno stima le parole delláltro, nessuno cambia il suo punto di partenza, e ogniuno di loro vuol far valere la propria veritá, si separarono litigando. Il re, che prima si era burlato di quei ciechi, ne ricavo Sapienzia del equivoco del sapere, Pensare, Sentire e del suo Potere.

Ancte noi dovremmo riconoscere la nostr cecitá e ricavarne Tolleranza e Umanitá seguendo la strada di 2000 anni fa:

Quello che avete fatto all imfina miamia sorella lo avete fatto a me.

indietro