23.5.2009 Bologna/Italien
Kardinal Caffarra verbietet Handkommunion
Man müsse zur Kenntnis nehmen, so schrieb der Kardinal, dass sich leider Fälle einer Profanisierung der hl. Eucharistie wiederholten, wobei von der Möglichkeit profitiert wurde, die hl. Hostie auf die Handfläche zu empfangen, vor allem, aber nicht nur bei größeren Feierlichkeiten und in großen Kirchen, wo zahlreiche Gläubige ein und aus gingen.
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LITURGIA: il cardinal Caffarra vieta la comunione sulla mano
CR n.1093 del 23/5/2009. La Conferenza Episcopale Italiana, nella prima domenica di Avvento di vent’anni fa (1989), autorizzava, con l’approvazione della Santa Sede, la possibilità che il fedele ricevesse la Santa Comunione sulla mano. Nelle scorse settimane, i parroci e i rettori delle Chiese della diocesi di Bologna hanno ricevuto la comunicazione delle disposizioni emanate dal cardinale arcivescovo S. Em. Rev.ma Carlo Caffarra, a fronte di gravi abusi che si sono verificati al riguardo. In particolare il Cardinale ha disposto che nella Cattedrale di San Pietro, nella Basilica di San Petronio e nel Santuario della Madonna di San Luca, la Comunione venga distribuita ai fedeli solo sulla lingua.
La possibilità che è stata concessa di ricevere l’Ostia consacrata sulla mano può, di fatto, originare “gravi abusi”, perché c’è chi porta via le Sacre Specie per tenerle come «souvenir», «chi le vende» o, peggio ancora «chi le porta via per profanarle in riti satanici». Lo scrive nella lettera ai sacerdoti che accompagna le disposizioni del cardinale, il provicario generale, mons. Gabriele Cavina, citando uno scritto di mons. Malcom Ranjith, segretario della Congregazione per il Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti.
«Dobbiamo prendere atto – scrive il cardinale Caffarra – che purtroppo si sono ripetuti casi di profanazione dell’Eucaristia approfittando della possibilità di accogliere il Pane consacrato sul palmo della mano, soprattutto, ma non solo, in occasione di grandi celebrazioni o in grandi chiese oggetto di passaggio di numerosi fedeli. Per tale motivo è bene vigilare sul momento della santa Comunione partendo dall'osservanza delle comuni norme ben note a tutti». «Durante la Comunione – si legge ancora nel decreto del Cardinale – i ministranti assistano il ministro, per quanto possibile, vigilando che ogni fedele dopo aver ricevuto il Pane consacrato lo consumi immediatamente davanti al ministro e che per nessun motivo venga portato al posto, oppure riposto nelle tasche o in borse o altrove, né cada per terra e venga calpestato».
Insieme ad una forte raccomandazione alla vigilanza che vale per tutti i sacerdoti, il cardinale ha emanato questa disposizione, per tre Chiese della diocesi: «considerata la frequenza in cui sono stati segnalati casi di comportamenti irriverenti nell’atto di ricevere l’Eucaristia – scrive il Cardinale – disponiamo che nella Chiesa Metropolitana di San Pietro, nella Basilica di San Petronio e nel Santuario della Beata Vergine di San Luca in Bologna, i fedeli ricevano il Pane consacrato solamente dalle mani del ministro direttamente sulla lingua». La disposizione è attenuata per le parrocchie, perché, scrive ancora mons. Cavina, «i fedeli sono in gran parte conosciuti e il parroco può essere più sicuro della loro attitudine a compiere il gesto della comunione sulla mano con il rispetto dovuto e intervenire con opportuni richiami opportuni di tanto in tanto per educare continuamente l’assemblea a partecipare alla liturgia in modo attivo e consapevole».
Quelle: http://www.corrispondenzaromana.it/liturgia/liturgia-il-cardinal-caffarra-vieta-la-comunione-sulla-mano.html
Zuletzt geändert am 12.06.2009