Kardinal Martini
Das letzte Interview im Wortlaut MULTILINGUAL
Ehemaliger Papst-Kandidat Kardinal Carlo Maria Martini ruft im letzten Interview vor seinem Tod zur Modernisierung der Kirche auf. "Die Kirche muss einen radikalen Prozess des Wandels beginnen, angefangen beim Papst und den Bischöfen", fordert er.
Der frühere Erzbischof von Mailand, Kardinal Carlo Maria Martini hat vor seinem Tod dazu aufgerufen, die katholische Kirche endlich zu modernisieren. "Die Kirche ist 200 Jahre hinter ihrer Zeit. Warum wachen wir nicht auf? Haben wir Angst?", sagte er im letzten Interview vor seinem Tod, das die italienische Tageszeitung "Corriere della Sera" am Samstag publizierte. Kardinal Christoph Schönborn würdigte Martinis Wirken über die Grenzen der Kirche hinaus.
Martini, der am Freitag 85-jährig an den Folgen der Parkinson-Krankheit gestorben war, galt lange als Hoffnung des progressiven Flügels der katholischen Kirche für das Amt des Papstes. Auch aufgrund seiner Erkrankung schwanden seine Chancen gewählt zu werden jedoch zunehmend, 2005 entschloss sich die Konklave schließlich für den heutigen Papst Benedikt XVI.
Die Kirche sei heute pompös und bürokratisch und dabei, die kommende Generation zu verlieren: "Unsere Kultur ist in die Jahre gekommen, unsere Kirchen sind groß und leer, die kirchliche Bürokratie nimmt zu, unsere Rituale und Gewänder sind pompös", zog Martini im Interview mit dem österreichischen Jesuitenpater Georg Sporschill Bilanz.
Es sei an der Zeit, die katholische Kirche für neue Familienformen, wie etwa wiederverheiratete Geschiedene zu öffnen: "Eine Frau wird von ihrem Ehemann verlassen und findet einen neuen Partner, der sich um sie und ihre Kinder kümmert. Eine zweite Liebe folgt. Wird diese Familie diskriminiert, wird nicht nur die Mutter ausgegrenzt, sondern auch ihre Kinder." So verliere die Kirche die zukünftige Generation. Die Frage, ob solche Paare die Kommunion empfangen dürfen, müsste umgekehrt werden: "Wie kann die Kirche denjenigen in komplexen familiären Situationen mit der Kraft der Sakramente helfen?". Die Sakramente seien kein Mittel für die Disziplin, so Martini laut Kathpress in dem Interview zwei Wochen vor seinem Tod.
"Die Kirche muss ihre Fehler eingestehen und einen radikalen Prozess des Wandels beginnen, angefangen beim Papst und den Bischöfen", forderte der ehemalige Mailänder Kardinal. Auch die bekanntgewordenen Fälle von Kindesmissbrauch innerhalb der katholischen Kirche würden dies nötig machen.
Kardinal Christoph Schönborn würdigte am Sonntag die Bedeutung Martinis Wirken weit über die Grenzen der Kirche hinaus. Besonders beeindruckt habe ihn der Dialog des ehemaligen Erzbischofs mit den Agnostikern, sagte Schönborn laut Kathpress im italienischen Castel Gondolfo. Er erinnere sich dankbar an die verschiedenen Begegnungen mit Martini, sagte der Wiener Erzbischof demnach, und sei dankbar dafür, dass er "zahllosen Menschen Freude an der Bibel gemacht hat und vielen das Wort Gottes erschlossen hat".
Schönborn hielt sich anlässlich des jährlichen Treffens des Schülerkreises von Ratzinger, dem heutigen Papst Benedikt XVI, in Castel Gondolfo auf. Wie auch Papst Benedikt XVI zählt Schönborn zum konservativen Kreis der katholischen Kirche.
http://www.kleinezeitung.at/nachrichten/chronik/3107019/kardinal-martini-kirche-200-jahre-hinter-ihrer-zeit.story
Über die Müdigkeit der Kirche in den Wohlstandsländern Europas und Amerikas und wirksame Heilmittel gegen diese Müdigkeit
Das letzte Interview mit Kardinal Martini (Die deutsche Urfassung von P. Sporschill SJ)
www.theologie-und-kirche.de/martini-interview.pdf
> Cardinal Martini’s last interview
Padre Georg Sporschill, il confratello gesuita che lo intervistò in Conversazioni notturne a Gerusalemme, e Federica Radice hanno incontrato Martini l'8 agosto: «Una sorta di testamento spirituale. Il cardinale Martini ha letto e approvato il testo».
Come vede lei la situazione della Chiesa?
«La Chiesa è stanca, nell'Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l'apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? (…) Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador. Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli dell'istituzione».
Chi può aiutare la Chiesa oggi?
«Padre Karl Rahner usava volentieri l'immagine della brace che si nasconde sotto la cenere. Io vedo nella Chiesa di oggi così tanta cenere sopra la brace che spesso mi assale un senso di impotenza. Come si può liberare la brace dalla cenere in modo da far rinvigorire la fiamma dell'amore? Per prima cosa dobbiamo ricercare questa brace. Dove sono le singole persone piene di generosità come il buon samaritano? Che hanno fede come il centurione romano? Che sono entusiaste come Giovanni Battista? Che osano il nuovo come Paolo? Che sono fedeli come Maria di Magdala? Io consiglio al Papa e ai vescovi di cercare dodici persone fuori dalle righe per i posti direzionali. Uomini che siano vicini ai più poveri e che siano circondati da giovani e che sperimentino cose nuove. Abbiamo bisogno del confronto con uomini che ardono in modo che lo spirito possa diffondersi ovunque».
Che strumenti consiglia contro la stanchezza della Chiesa?
«Ne consiglio tre molto forti. Il primo è la conversione: la Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio. Questi sono importanti per ognuno e a volte forse sono anche troppo importanti. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un'autorità di riferimento o solo una caricatura nei media? Il secondo la Parola di Dio. Il Concilio Vaticano II ha restituito la Bibbia ai cattolici. (...) Solo chi percepisce nel suo cuore questa Parola può far parte di coloro che aiuteranno il rinnovamento della Chiesa e sapranno rispondere alle domande personali con una giusta scelta. La Parola di Dio è semplice e cerca come compagno un cuore che ascolti (...). Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all'interiorità dell'uomo. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti. Per chi sono i sacramenti? Questi sono il terzo strumento di guarigione. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto per gli uomini nei momenti del cammino e nelle debolezze della vita. Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle coppie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale. La Chiesa sostiene l'indissolubilità del matrimonio. È una grazia quando un matrimonio e una famiglia riescono (...). L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: "Signore non sono degno..." Noi sappiamo di non essere degni (...). L'amore è grazia. L'amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?»
Lei cosa fa personalmente?
«La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall'aiuto degli altri. Le persone buone intorno a me mi fanno sentire l'amore. Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l'amore vince la stanchezza. Dio è Amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?».
("Corriere della sera" 1th september 2012)
How do you see the situation of the Church?
"The Church is tired of being in Europe and America. Our culture has aged, the Our Churches are great, our religious houses are empty and bureaucracy of the Church rise, our rituals and our clothes are pompous. These things express what we are today? (...) The welfare burden. We stand there like the rich young man went away sad when Jesus called him to make him his disciple. I know that we can not leave it easily. But at least we can try men who are free and closer to the next. As were Bishop Romero and the Jesuit martyrs of El Salvador. Where are the heroes inspire us? For no reason we have to restrict the constraints of the institution. "
Who can help the Church today?
"Father Karl Rahner willingly used the image of the embers hidden under ashes. I see in the Church today is so much ash over the coals that often comes over me a sense of helpless. As you can release the ash from the fire so as to revive the flame of love? For first we have to look for this fire. Where are the single people full of generosity the Good Samaritan? Who have faith like the Roman centurion? Who are enthusiastic as John the Baptist? Who dare as the new Paul? Who are faithful as Mary Magdalene? I advice to the Pope and to the bishops to seek twelve people out of line for places directional.Men that are close to the poor and they are surrounded by young and they experience things new. We need the comparison with men who burn so that the spirit can spread everywhere. "
What tools recommended against fatigue of the Church?
"I recommend three very strong. The first is the conversion: the Church must recognize their mistakes and must follow a path of radical change, starting with the Pope and the bishops. The scandals of pedophilia push us to embark on a journey of conversion. The questions on sexuality and all issues involving the body are one example. These are important for everyone and sometimes maybe they are too important. We must ask ourselves if people still listen the advice of the Church on sexual matters. The Church is still an authority in this field of reference or only a caricature in the media? The second is the Word of God. The Second Vatican Council returned the Bible to Catholics. (...) Only those who feels in his heart that Word may be part of those who help the renewal ofChurch and will answer personal questions with a right choice. The Word of God is simple and looks like a heart that listens companion (...). Neither the clergy nor the Right Church can replace the interiority of man. All external rules, laws, dogmas, there isno data for clarify the inner voice and the discernment of spirits. Who are the sacraments? These are the third instrument of healing. The sacraments are not one tool for discipline, but an aid to men in the moments of the journey and weaknesses of life. We bring the sacraments to the people that need a new power? I think of all the divorced and remarried couples, families enlarged. These need a protection Special. The Church supports the indissolubility of marriage. It is a grace when a marriage and a family go well. The attitude we take toward extended families will determine the approach to the Church of generation of children. A woman was abandoned by her husband and finds a new partner that takes care of her and her three children. The second love fails. If this family is discriminated , is cut off not only the mother but also his children. If parents feel outside the Church or do not feel the support, the Church will lose the next generation. Before Communion we pray: "Lord I am not worthy ..." We know we are not worthy (...). Love is grace. Love is a gift. The question of whether the divorced can go to Communion should be reversed. How can the Church get to help with the power of the sacraments to those who have complex family situations? "
What do you do personally?
"The Church has been left behind 200 years. Why do not you shake? We afraid of? Fear instead of courage? However, faith is the foundation of the Church. Faith, confidence, courage. I'm old and sick and depend on others. Good people around me are feel the love. This love is stronger than the feeling of distrust that sometimes perceive in to the Church in Europe. Only love conquers fatigue. God is Love. I still have a question for you: what you can do for the Church? ".
("Corriere della Sera" September 1, 2012)
Zuletzt geändert am 05.09.2012